Molti sono i progetti realizzati nel campo dell’integrazione scolastica, a favore di diverse tipologie di disabilità e in collaborazione con partner scientifici di livello nazionale ed internazionale.
Fin dalla metà degli anni ’80 abbiamo svolto attività di consulenza su casi specifici di disabilità, sviluppo di software educativi e formazione ai docenti e operatori scolastici, anche attraverso percorsi di simulazione. I progetti con le scuole sono stati realizzati con la modalità
della ricerca in azione, con l’obiettivo che computer e tecnologie assistive diventassero uno strumento di supporto non solo per il bambino/bambina con bisogni educativi speciali, ma per l’intera classe.
All’inizio del 2000 la comparsa delle LIM ha fatto intravedere ad ASPHI la possibilità di realizzare vere e proprie aule digitali che avrebbero consentito all’insegnante di usare le tecnologie informatiche a supporto della didattica, a vantaggio di tutti gli alunni, disabili compresi. In linea con questa intuizione, abbiamo avviato progetti sperimentali con alcune scuole: le positive esperienze realizzate ci hanno consentito di mettere a punto un modello formativo laboratoriale sul tema dell’aula digitale inclusiva, rivolto soprattutto ai docenti.
Negli ultimi anni il modello e le attività si sono evolute in sintonia con l’accelerazione impressa dall’innovazione digitale alle modalità di comunicazione e apprendimento: la continua attenzione ai possibili utilizzi degli strumenti tecnologici di ultima generazione (iPad, iPod, tablet vari con schermi touch, cloud, …) ci ha portato a interessanti sperimentazioni, sempre nell’ottica di favorire lo studio, migliorare la comunicazione nella didattica, accrescere partecipazione e integrazione.
In questi anni inoltre l’attenzione si è estesa agli alunni stranieri e a quelli con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), questi ultimi già a partire dai primi anni della scuola elementare, con lo scopo di sviluppare e affinare gli strumenti di prevenzione e potenziamento individuale.