Mantenere e/o potenziare le abilità funzionali residue, favorire l’integrazione sociale e, più in generale, perseguire il benessere del paziente e del suo familiare anche a garanzia di una maggior “tenuta” domiciliare: questi gli obiettivi del progetto che Fondazione ASPHI realizzerà nel centro diurno Alzheimer gestito da ASP RETE di Reggio Emilia, in collaborazione con l’AUSL di Reggio Emilia.
Geriatra, psicologo, animatore, OSS (Operatori Socio Sanitari), RAA (Responsabile Attività Assistenziali), coordinatore e fisioterapista saranno quindi supportati negli abituali interventi occupazionali, psicosociali e di socializzazione, implementando le loro abilità con l’acquisizione di nuove competenze sull’uso di strumenti multimediali e ausili compensativi a supporto delle attività di stimolazione cognitiva, reminescenza e partecipazione sociale.
Il progetto prevede il coinvolgimento del personale – animatori, OSS (Operatori Socio Sanitari), RAA (Responsabile Attività Assistenziali) – già dai primi incontri di condivisione delle metodologie di intervento; gli operatori saranno poi formati per l’acquisizione di nuove competenze sull’uso di tecnologie informatiche e assistive (computer touchscreen, tablet, lettori MP3, software per la stimolazione cognitiva, strumenti di amplificazione audio, di ingrandimento e per la comunicazione), quindi supportati nella fase di sperimentazione nel proprio contesto di lavoro.
Il percorso formativo, che inizierà a settembre, sarà caratterizzato da una prima fase formativa, per conoscere le potenzialità degli strumenti informatici ed eventuali ausili e valutare le tecnologie più adeguate alla tipologia di anziani presenti nel servizio e alle caratteristiche ambientali.
La seconda fase, di sperimentazione, prevederà un momento di progettazione delle attività, nel corso della quale l’equipe di progetto (formatori e operatori) valuterà e programmerà le attività in base ai bisogni degli anziani coinvolti (percorsi personalizzati).
ASPHI, ASP RETE e AUSL di Reggio Emilia documenteranno gli esiti dell’esperienza con foto, video ed interviste, perché le immagini e “il detto” affianchino l’oggettivazione dei test di valutazione, raccogliendo anche aspetti riguardanti l’approccio, le reazioni e l’efficacia d’uso per i partecipanti.
Per informazioni:
Cristina Manfredini – ASPHI Bologna – cmanfredini@asphi.it