Persone disabili e loro famiglie, operatori sociali e sanitari, insegnanti e dirigenti scolastici, manager, rappresentanti istituzionali, giornalisti e semplici curiosi, e soprattutto tantissimi giovani: questo il pubblico – oltre 5mila i visitatori – che dal 30 novembre al 2 dicembre scorso ha affollato i corridoi dell’Istituto Aldini Valeriani Sirani di Bologna, location dell’XI edizione di HANDImatica, la mostra-convegno di Fondazione ASPHI dedicata alle tecnologie digitali al servizio della disabilità.
Tre giorni che hanno visto un programma nutrito, con 20 tra convegni e seminari e 35 laboratori raggruppati in tre macro-aree tematiche: “Inclusione Scolastica”, con l’ampio focus sulla didattica e l’insegnamento; “Inclusione Lavorativa” che include gli appuntamenti dedicati al disability management, e “Inclusione Sociale”, per tutto ciò che concerne il mondo degli anziani e delle persone non autosufficienti. E naturalmente una ricca parte espositiva, con circa 80 espositori giunti a Bologna per mostrare le ultime novità tecnologiche in grado di essere “facilitatori”, ponendosi al servizio della disabilità in modo che ognuno possa muoversi secondo le proprie personali abilità e specificità in tutti gli ambiti della propria esistenza, dalla scuola al lavoro al tempo libero.
Tra i convegni più importanti, quelli dedicati alla robotica e al suo ruolo sempre crescente nel supporto alla disabilità: sul palco si sono alternati gli interventi, tra gli altri, di Roberto Cingolani, Direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che ha portato l’esperienza dell’utilizzo dell’ormai famoso robot R1 nella assistenza agli anziani e alle persone con disabilità. E ancora la testimonianza della Scuola di Robotica di Genova, che da diversi anni utilizza la robotica per migliorare le capacità di relazione e di linguaggio degli studenti con disabilità cognitive, con particolare attenzione all’autismo, e il convegno “Robotica, lavoro e disabilità: lo stato dell’arte per guardare al futuro”, che ha voluto riflettere sul rapporto tra lavoro e robotica dal punto di vista del lavoratore con disabilità e del suo empowerment. Quello della robotica è un argomento di centrale interesse per Fondazione Asphi, che all’inizio dell’anno scolastico 2017-18 ha iniziato una collaborazione con le Aldini Valeriani-Sirani e con la IBM introducendo il TjBot, ideato dagli ingegneri IBM, il primo robot progettato per interagire in classe con insegnanti e studenti, per affiancarli e stimolarli nell’apprendimento: un esperimento didattico unico nel suo genere, anche perché saranno gli stessi studenti della scuola bolognese a costruire e programmare nei prossimi mesi i “fratelli” del robot-compagno di classe, con l’aiuto degli insegnanti e delle stampanti 3D in dotazione nei laboratori dell’istituto.
Moltissimi i temi toccati dagli incontri: dal digitale a scuola, con il punto sul nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale, al tema del disability management e delle politiche imprenditoriali rivolte non solo a lavoratori con disabilità riconosciute, ma anche verso coloro che per età o attività usurante, si trovano non più in grado di svolgere compiutamente il ruolo a loro richiesto. E ancora il digitale al servizio dell’acquisizione di autonomia negli adulti con disabilità importanti, con le esperienze in essere nei Centri Riabilitativi della Regione Emilia Romagna, e i sistemi di cura e mantenimento della qualità della vita attraverso l’uso del digitale all’interno di centri diurni e residenze per anziani, al fine di garantire una longevità attiva, la gestione della fragilità e della non autosufficienza.
Tra gli stand degli espositori i visitatori hanno potuto vedere, toccare con mano e sperimentare alcuni degli ausili digitali sviluppati dalle aziende, istituzioni e realtà presenti: ecco allora la Tv rallentata del Centro Ricerche Rai, che consente la fruizione personalizzata dei contenuti televisivi, a Click4all, il dispositivo interamente sviluppato da Fondazione ASPHI che consente l’accesso a tablet, smartphone e computer a soggetti con disabilità motorie e cognitive complesse, trasformando semplici materiali conduttori (come pongo, metalli, stoffe conduttive) in mouse per l’utilizzo degli stessi. E ancora le carrozzine dotate di interfaccia digitali per eseguire semplici ma indispensabili comandi, come l’accensione degli interruttori di casa, e i progetti presentati per la prima volta a HANDImatica in risposta alla “Call for robots” lanciata da Fondazione ASPHI: come “Rimedio”, il braccio Robotico intelligente per migliorare l’autonomia delle persone con disabilità motoria, ed El.go – The electronic goalkeeper, strumento che consente la partecipazione ad una partita di calcio di disabili motori, nel ruolo di portiere, entrambe soluzioni sviluppate dal Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa. Tra gli espositori anche il Centro Protesi Inail di Budrio, la più importante struttura italiana dedicata alla realizzazione di protesi e ausili ortopedici, IBM, storico partner della manifestazione, Banca d’Italia, UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, e tantissimi altri.
Vi invitiamo a ripercorrere con le immagini le tre giornate
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