
La giornalista Barbara Racchetti firma l’articolo su “Donna Moderna” che racconta del primo studio in Italia, che porta alla luce il disagio e le necessità legati al lavoro di chi soffre di fibromialgia: dagli orari flessibili ai turni gestibili, dagli adattamenti del posto di lavoro agli ausili tecnologici, che possono rispondere a questi bisogni
Queste condizioni sono tali da poter considerare disabili le persone con questa malattia.
Lo studio, durato tre anni, ed è stato realizzato a quattro mani da Fondazione ASPHI, CISL, Comitato Fibromialgici Uniti – Italia, Fondazione ISAL- Ricerca sul dolore.
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