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Il gioco “My life in Europe” in FormidAbilmente per l’inclusione lavorativa

A Treviso,  Holos Impresa Sociale ha coinvolto otto persone con sindrome asperger, autismo e DSA, dai 19 ai 33 anni di età, per un progetto di formazione e successivo inserimento lavorativo in un’azienda del territorio

Come primo strumento per la comunicazione, per esprimersi e raccontarsi è stato utilizzato il gioco “My Life in Europe”, realizzato da Fondazione ASPHI nell’ambito di un progetto Erasmus+ in collaborazione con altri partner italiani, portoghesi, polacchi e rumeni (leggi approfondimento)

Il progetto è FormidAbilmente ATStaff, dove ATS indica l’azienda Alto Trevigiano Servizi coinvolta attraverso un programma di volontariato di impresa, realizzando un’esperienza pilota unica a livello nazionale

La novità consiste nella scelta di adottare un approccio universale all’inclusione (modello Universal Design) per le persone con neurodivergenze.

L’attività infatti è iniziata con la formazione di 30 manager che hanno imparato a conoscere i diversi tipi di disabilità invisibili, scoprendo potenzialità e caratteristiche che possono diventare un valore all’interno dell’organizzazione. Si è cercato quindi di capire come eliminare quelle barriere che impediscono un efficace inserimento lavorativo di persone con necessità di supporto. In seguito, nell’ambito di un accordo con Holos, una ventina di responsabili dei reparti di ATS si sono resi disponibili a diventare formatori degli 8 giovani che inizieranno gradualmente un tirocinio in azienda di circa 3 mesi  

FormidAbilmente rientra nell’ambito del perseguimento dell’obiettivo di Diversity Equity and Inclusion Management contenuto nel piano strategico di sostenibilità 2022-2028 di Ats.

In questo percorso Fondazione ASPHI si occuperà di consulenza e formazione

«Si è visto da alcuni studi che le imprese inclusive hanno visto incrementare la loro produttività e, aspetto non secondario, i dipendenti di aziende che avviano un percorso di volontariato di impresa sono più propensi a spendersi in attività di aiuto anche al di fuori dell’ambito lavorativo, con un evidente ritorno per tutto il territorio – ha confermato Francesca Troncon, responsabile delle Risorse umane ATS – Lo staff che vi partecipa sta dimostrando un coinvolgimento che non può che renderci orgogliosi».

Approfondimenti nell’intervista su QDNEWS

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