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Le potenzialità del digitale nei percorsi di inclusione scolastica: la collaborazione tra Fondazione ASPHI e Coopselios

A partire dall’anno scolastico 2023/24, Fondazione ASPHI Onlus e Coopselios collaborano per valorizzare il potenziale del digitale nei percorsi di inclusione scolastica. Coopselios, cooperativa sociale attiva nei servizi socioassistenziali, educativi e sanitari, è partner di ASPHI dal 2019 nello sviluppo di percorsi innovativi.

Il percorso formativo, giunto alla sua seconda edizione nell’anno scolastico 2024-2025, si è articolato a partire da quanto emerso nella precedente attività formativa e di sperimentazione evidenziando, da un lato, le competenze tecnologiche e metodologiche degli operatori dei servizi di integrazione scolastica, e dall’altro, bisogni formativi che hanno guidato la definizione di nuove aree di lavoro. L’attività si sta sviluppando nei territori di Reggio Emilia e Piacenza, grazie alla collaborazione tra l’équipe di esperti in tecnologia per l’inclusione di Fondazione ASPHI e lo staff dell’Area Tecnica Socio-Educativa di Coopselios.

Sono 86 gli operatori coinvolti nella mappatura dei bambini con bisogni educativi speciali e patologie specifiche, al fine di attivare percorsi educativi mirati e personalizzati. Nei servizi 0-6 anni (nidi e scuole dell’infanzia) hanno partecipato insegnanti di sostegno, mentre nelle scuole dell’obbligo (6-18 anni) sono stati coinvolti educatori per l’autonomia e la comunicazione, in particolare è stato selezionato un campione di bambini per una fase sperimentale, individuato in base al potenziale beneficio che potevano trarne.

La formazione ha previsto un incontro in e, successivamente, attraverso simulazioni pratiche, si è dato avvio alle sperimentazioni direttamente con i bambini.

Sono stati attivati gruppi di lavoro per territorio e fascia d’età (0-6, 6-11, 11-18 anni), con l’obiettivo di monitorare e orientare le sperimentazioni, stimolare il confronto e promuovere la condivisione tra operatori, che spesso lavorano in condizioni di isolamento.

Gli educatori hanno potuto contare su strumenti progettuali propri e su quelli già consolidati all’interno della cooperativa e nei contesti pubblici (statali o comunali), sempre in un’ottica di lavoro in rete. Il progetto è stato integrato nella programmazione ordinaria dei servizi e delle istituzioni, promuovendo l’integrazione tra i diversi sistemi.

Sono stati coinvolti costantemente i docenti curricolari e di sostegno, i dirigenti scolastici, le amministrazioni partner e le famiglie, per assicurare un’azione educativa condivisa.

Questa attività formativa, nasce dall’esigenza di fornire agli educatori strumenti e strategie innovative, efficaci e motivanti, in linea con gli obiettivi dei PEI (Piani Educativi Individualizzati). Parte della formazione ha riguardato proprio la definizione puntuale degli obiettivi educativi, analizzando come le tecnologie potessero contribuire al loro raggiungimento.

Uno dei punti di forza dell’approccio è la possibilità di proporre attività basate sul digitale, che si sono dimostrate efficaci, personalizzabili, generalizzabili e in grado di stimolare la motivazione sia nei bambini che nei loro compagni, favorendo inclusione e relazione.

Le principali criticità emerse riguardano la scarsa condivisione del valore educativo degli strumenti digitali da parte della rete o di chi non ha preso parte alla formazione. Il digitale è talvolta percepito come una distrazione piuttosto che come un’opportunità. Per questo è fondamentale una valutazione attenta del bambino prima di proporre strumenti tecnologici, al fine di verificarne l’utilità ed efficacia. È altrettanto importante mantenere un dialogo costante con tutti gli attori coinvolti per individuare le strategie più adatte a ogni situazione.

Sono previsti in autunno alcuni eventi di disseminazione del progetto, per riflettere insieme sui risultati, i punti di forza e le criticità, coinvolgendo anche gli enti e gli istituti partner. L’obiettivo è costruire percorsi sempre più efficaci e personalizzati.

Operatori di Coopselios durante la formazione plenaria

Durante lo svolgimento del progetto c’è stata anche la possibilità di raccogliere le testimonianze degli operatori, ne riportiamo alcune:

“Ho avuto modo di conoscere Fondazione ASPHI, organizzazione no-profit che promuove l’inclusione delle persone con disabilità attraverso l’uso delle tecnologie digitali, in occasione di una formazione aziendale. Ammetto, candidamente, che non avevo grandi aspettative sui contenuti né sui risultati della formazione, un po’ perché, come spesso capita, ti propinano le “solite lezioni” con contenuti triti e ritriti che non aggiungono nulla di più di quello che sai già, ma, soprattutto, per mia ignoranza visto che ero a digiuno di conoscenze su certe tecnologie tanto quanto su un certo utilizzo che se ne può fare nel lavoro con le persone disabili.  Quando nel mio lavoro posso avere a disposizione strumenti che facilitano la “vita” delle persone che hanno bisogno di sostegno, metà del lavoro è già fatto e mi offre la possibilità di poter dare maggiore attenzione al processo educativo; inoltre, aumenta anche il tempo che posso dedicare a rafforzare la relazione interpersonale. Essere, quindi, a conoscenza che esistono delle tecnologie, siano esse analogiche o digitali, che mi permettono di migliorare qualitativamente la performance sul lavoro mi rende un professionista entusiasta e meno stanco. È assodato nella manualistica che il lavoro dell’educatore è caratterizzato dalla continua messa in discussione della propria azione, non per masochismo, ma per ragioni che fanno riferimento a quanto sia complessa la natura della professione e al fatto che non esistono ricette miracolose per quel che riguarda l’agire educativo. Fa, quindi, parte del dna dell’educatore problematizzare le tematiche e gli strumenti messi in campo per raggiungere gli obiettivi educativi quali quello dell’inclusione in un gruppo classe. Con la formazione Asphi ho trovato frecce al mio arco che mi hanno dato la possibilità di fare un piccolo passo in un mondo più ampio, dove esistono risorse condivise da una pletora di professionisti molto ampia e dove si ha la possibilità di sbizzarrire la propria creatività e curiosità, fatto che ha dato un robusto empowerment alla motivazione (e l’entusiasmo), potendo affermare che non ho imparato solo ad utilizzare un’app, ho imparato a rendere il flusso di pensieri più fluido e cercare soluzioni in ambiti che possono apparire distanti, se non addirittura inaccessibili. Prima della formazione Asphi ero comunque avvezzo all’utilizzo di tecnologia digitale, ma mi limitavo ad utilizzarla in maniera convenzionale, come “si è sempre fatto”, e con una consapevolezza decisamente inferiore; allo stato attuale ammetto di dover imparare ancora tanto e che la strada da percorrere è lunga, ma lo faccio con un’attenzione diversa e con una sensibilità più raffinata.”

 “La formazione mi ha dato la possibilità di conoscere nuove app utili nel mio ruolo educativo, di integrazione scolastica. La cosa più arricchente è stata il poter condividere con i colleghi gli utilizzi e le strategie digitali inclusive. Condividere, riflettere, confrontarsi con i colleghi ed esperti ha portato un valore aggiunto, per poter applicare al meglio le nostre competenze digitali”

 “Riconoscendo che le tecnologie digitali fanno sempre più parte della cultura dei bambini influenzando i loro processi di apprendimento, ritengo che la formazione “le potenzialità del digitale per l’inclusione”, in continuità con il percorso progettuale dello scorso anno, sia utile in quanto permette di intrecciare nuove competenze e saperi. È proprio il confronto con le esperienze di altri professionisti ed educatrici, anche di diversi territori, che permette uno scambio di idee, amplifica e arricchisce le nostre conoscenze attraverso documentazioni ed esempi concreti. Questo scambio ci permette di ampliare e innovare le proposte e le attività educative, qualificando la nostra professionalità con una maggiore consapevolezza sulle potenzialità del digitale. Questo percorso formativo consente anche a noi adulti di metterci in gioco partecipando attivamente nella sperimentazione di un sempre più ampio numero di innovazioni tecnologiche, anche nella scuola dell’infanzia.  Le tecnologie e le applicazioni educative che ho utilizzato con i bambini (tra cui tablet, smartphone della scuola, computer, proiettore) , approfondite durante questa formazione ,sono risultate un valido supporto per arricchire le opportunità di inclusione scolastica.  Essendo queste motivanti e attrattive per i bambini, permettono di sostenere le capacità attentive, favorire l’apprendimento e la comprensione durante le narrazioni, rafforzando anche la relazione e la collaborazione tra i pari”

 “Sicuramente una formazione molto interessante, che mi ha permesso di “ampliare” le mie conoscenze in ambito tecnologico. Questa formazione mi ha dato l’opportunità di lavorare su più livelli, accompagnando le mie esperienze quotidiane con l’utilizzo del supporto digitale permettendomi di orientarmi meglio nel lavoro. Dal punto di vista organizzativo, mi ha supportato nel tenere “monitorato” il lavoro svolto in questi due anni, tenendo traccia attraverso documenti (scheda Asphi), mappe e collettivi territoriali dove confrontarci con i colleghi. Credo sia importante lavorare in itinere con la tecnologia, proprio perché è in grado di sostenere in modo più completo, con foto, video, programmi, il nostro lavoro. È stato interessante anche poter entrare nel dettaglio, nominando programmi da utilizzare (come Canva, Arasaac, Google, ..) e poter osservare l’operato dei colleghi di fine anno. Per il nostro ruolo, indiscutibilmente complesso, credo sia fondamentale organizzare incontri con colleghi ed esperti dove potersi confrontare, per migliorare la qualità del nostro lavoro, attraverso una crescita professionale. Questa formazione, per quanto mi riguarda, ha dato importanza al nostro ruolo educativo, facendo emergere le nostre competenze attraverso differenti strategie, con lo scopo di creare condizioni di apprendimento favorevoli per ogni alunno cercando di appianare difficoltà e differenze.”

 “La formazione Asphi è stata utile soprattutto nell’apprendere a focalizzarmi sugli obiettivi che si vogliono raggiungere e cercare le strategie digitali in modo mirato. È stato ispirante anche la conoscenza di programmi e strumenti digitali che hanno reso accattivante la creazione di attività personalizzate per la bambina. Ritengo che sia stato di arricchimento professionale anche il confronto in piccolo gruppo sia durante il corso in presenza, dove abbiamo potuto scambiare idee su come lavorare su un caso di disabilità assegnatoci, ma anche i piccoli gruppi nella formazione online, in cui ho potuto ascoltare con interesse le strategie digitali applicate dalle mie colleghe. Ho appreso grazie a questa formazione a osservare con più attenzione la bambina a cui faccio sostegno e a interrogarmi più a fondo su quali siano le modalità alternative per lavorare in modo specifico su alcuni obiettivi prefissati”

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