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18 maggio 2013: Smartphone e Tablet prescrivibili dal servizio sanitario alle persone disabili: la richiesta di ASPHI alla Regione Emilia-Romagna

Far sì che il Servizio Sanitario preveda la possibilità di prescrivere a persone con disabilità sensoriale tablet, smartphone, sintetizzatori ed altre apparecchiature ICT che possono abbattere le barriere alla comunicazione e che ancora non sono presenti nel “Nomenclatore tariffario”, ovvero l’elenco dei dispositivi protesici erogabili a carico del SSN.

Questa è la richiesta che ASPHI ha rivolto alla Regione Emilia-Romagna nel corso di un incontro specifico svoltosi nelle scorse settimane con i funzionari del Servizio assistenza distrettuale, medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari della direzione generale sanità e politiche sociali.Foto01

Insieme ad ASPHI, all’incontro ha partecipato l’Ausilioteca di Bologna, centro di riferimento regionale sulla protesica a favore delle persone con disabilità, struttura che assieme ad ASPHI partecipa al GLIC, la rete italiana dei centri di consulenza sugli ausili informatici per disabili.  Infatti la proposta presentata in Regione nasce proprio a seguito dell’ esperienza effettuata nella regione Umbria e trainata dal locale Centro Ausili della rete GLIC, il COAT di Trevi.

Foto02Pur essendo ancora in corso la revisione del Nomenclatore a livello nazionale, ASPHI ritiene infatti rientrino pienamente nelle competenze della Regione (alla luce delle “Linee di indirizzo regionali relative all’assistenza protesica” approvate nel Novembre del 2011 dalla Giunta regionale), indicazioni ai medici prescrittori di ausili volte al riconoscimento della utilità (meglio, della necessità!) di prescrizione di questi nuovi strumenti, per l’integrazione delle persone con disabilità cognitive. La straordinaria innovazione tecnologica che stiamo vivendo, infatti, deve essere una opportunità per tutti. Basti pensare alla rivoluzione introdotta per persone ipoacusiche o non vedenti dall’utilizzo di “APP”, anche gratuite, disponibili in IOS, Android, e prossimamente anche in altri sistemi operativi sul mercato: sintesi vocale, sistemi di riconoscimento vocale, adattamenti per ipoacusici, e molto altro ancora.

Riconoscendo la fondatezza delle questioni poste, la struttura regionale verificherà la fattibilità del riconoscimento di questi strumenti da parte del SSN.

“La tecnologia deve essere per tutti”, e mai come in questo caso l’assunto da cui muove da oltre trent’anni l’iniziativa di ASPHI, può rivelarsi fondato e motore di inclusione ed integrazione.

Per informazioni
Gianluca Borghi – ASPHI Bologna- gborghi@asphi.it

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