A partire da martedì 15 fino a venerdì 18 febbraio ASPHI ospita a Bologna e partecipa attivamente al progetto
My life in Europe – a new Methodology to insert Your LIFE biography IN the EUROPE context che fa parte del programma Erasmus +, per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche
Questo progetto risponde alle esigenze della Comunità Europea di estendere e sviluppare le competenze di educatori e altro personale che supporta discenti adulti, di fornire strumenti tecnologici innovativi in grado di supportare l’apprendimento permanente e la formazione, di aumentare la consapevolezza dell’identità europea e diaiutare il benessere psico-fisico dei suoi cittadini, in particolare le fasce più deboli (Health 2020 European policy for health and well -essere).
Il progetto si basa su due evidenze scientificamente provate:
il valore terapeutico, sociale e culturale dell’autobiografia come strumento in grado di stimolare la memoria dei pazienti con deficit, promuovere l’inclusione sociale, lo scambio interculturale e intergenerazionale e mitigare il senso di solitudine e abbandono;
gli effetti benefici che i videogiochi e le attività online hanno sul funzionamento cognitivo degli anziani
MY LIFE in EUROPE riunisce 4 nazioni, Italia, Polonia, Portogallo e Romania e prevede 30 mesi di lavoro a partire da ottobre 2020 per terminare a marzo 2023. I lavori dei partner saranno scanditi da incontri transnazionali, per condividere le esperienze, mettere a punto i contenuti e monitorare di volta in volta i risultati ottenuti
Sono sei i partner di quattro nazioni diverse:
- Italia – Nkey Consulenza Informatica, Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, Fondazione ASPHI Onlus,
- Polonia – Centrum Edukacji i Badań Społecznych,
- Portogallo – Vai Avante
- Romania – AsociatiaProXpert
uniti nel comune impegno di:
– utilizzare il valore terapeutico dell’autobiografia, in un nuovo e accattivante strumento tecnologico per stimolare la memoria dei pazienti con deficit, promuovere l’inclusione sociale, lo scambio interculturale e intergenerazionale e mitigare il senso di solitudine e abbandono;
– estendere e sviluppare le competenze di educatori e altro personale che supporta discenti adulti, fornendo strumenti tecnologici innovativi in grado di supportare l’apprendimento permanente e la formazione;
– aumentare la consapevolezza dell’identità europea e aiutare il benessere psico-fisico dei suoi cittadini, in particolare le fasce più deboli.
Approfondimenti sul sito di My life in Europe
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