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Mercoledì 4 maggio ASPHI partecipa al Netcomm Forum a Milano – in presenza

Dedicata quest’anno al tema “Z GENERATION COMMERCE – La trasformazione delle imprese per i nuovi consumatori globali”, la manifestazione giunta alla XVII edizione, si svolge il 3 e il 4 maggio a MICO, Milano Fiera Congressi, proponendo queste riflessioni:

“I nuovi comportamenti digitali spinti dalla Generazione Z stanno innescando, nelle aziende più innovative e visionarie, un ridisegno delle strategie evolutive del Retail, dei product brand e, più in generale, del Digital Commerce. Essere, oggi, un’impresa proiettata sullo Z Generation Commerce significa cogliere a pieno la grande opportunità di un digital new deal per questa nuova fase di ripresa, sfruttando le tecnologie digitali e i nuovi modelli di business per modellare organizzazioni e filiere intelligenti, circolari, sostenibili”

ASPHI è stata invitata a partecipare anche in questo contesto per sensibilizzare il mondo del commercio on line sui temi ACCESSIBILITÀ E USABILITÀ DIGITALE COME VALORE AGGIUNTO NEI SERVIZI DI E-COMMERCE

L’accessibilità e l’usabilità digitali sono chiavi per l’inclusione e la piena partecipazione di tutte le persone alla vita sociale, scolastica, lavorativa, ma anche come opportunità per le aziende di allargare la loro platea di consumatori e fruitori di servizi, e di essere più competitivi sul mercato.

Porteremo in particolare la “user experience” delle persone con disabilità alle prese con i servizi di e-commerce nei due worshop previsti nella giornata del 4 maggio, attraverso la dimostrazione dal vivo di una persona cieca e di una persona sorda

PRIMO WORKSHOP 04 MAGGIO Sala rossa 1 | 12:50 – 13:20

SECONDO WORKSHOP 04 MAGGIO Sala Verde 1 | 14:50 – 15:20

Netcomm Forum avrà luogo il 3 e 4 maggio 2022 dalle 8.30 alle 18.00 presso il MICO Milano Congressi e  On Demand fino al 13 maggio 2022 sula piattaforma LiveForum.space

Tutte le info sul sito della manifestazione

Sul tema della manifestazione, ci hanno chiesto di esprimerci sul rapporto tra la Generazione Z e i temi dell’inclusività

La Generazione Z è molto attenta ai temi dell’inclusività. In che modo, secondo Fondazione ASPHI onlus, anche i brand che si rivolgono a questa categoria, possono progettare e utilizzare le tecnologie digitali in ottica di inclusione?

Questa generazione si è formata nei contesti scolastici in cui l’inclusione, almeno nel nostro Paese viene viene praticata e realizzata con un modello pedagogico-educativo avanzatissimo fin dal 1977 per i bambini con disabilità, ma poi questo approccio ha favorito l’accoglienza di tutti i soggetti con bisogni educativi speciali, dagli studenti con disturbi specifici di apprendimento agli stranieri. Ci troviamo quindi di fronte a contesti sociali e formativi ricchi di differenze, dove ciascuno porta il proprio stile non solo di apprendimento, ma anche di espressione della propria personalità. Per esempio, la presenza di strumenti tecnologici compensativi per gli studenti con difficoltà, ha una storia che risale agli anni ’80 e che ha visto ora nella DID Didattica Integrata Digitale, la sua realizzazione più attuale, proprio in occasione della pandemia e delle relative restrizioni alla vita sociale e di comunità che stiamo ancora vivendo.

Se ci rivolgiamo a questa generazione è fondamentale quindi offrire prodotti e servizi accessibili e fruibili, che vadano incontro alle esigenze di socializzazione, apprendimento, intrattenimento, acquisti di beni e servizi, ricerca e accesso a informazioni, che avvengono sempre più on line, ma è altrettanto importante fornire  strumenti utili a realizzarsi nel mondo del lavoro, anche questo in forte cambiamento ed evoluzione

Il mondo on line è un luogo di creazione della reputazione fondamentale, che orienta opinioni e scelte, che sono sempre più guidate da un approccio etico, inclusivo, sostenibile.

Quindi è fondamentale fin dalla ideazione e progettazioni di prodotti e servizi pensare in un’ottica “inclusiva ed accessibile” e sperimentare sempre nuove soluzioni pensando ad un pubblico il più ampio possibile, dove potenzialmente il 5% è fatto di persone con disabilità e di conseguenza dalle famiglie e dal contesto scolastico, sociale e lavorativo in cui vivono.

Il “diversity o disability management” all’interno delle organizzazioni per esempio non dovrebbe riguardare solo la gestione delle risorse umane ma anche la progettazione il più possibile partecipata e la erogazione di servizi che sono sempre più digitalizzati che trovano certamente un grande bacino composto da giovani della generazione Z che orientano anche i consumi delle generazioni dei genitori e dei nonni, possono essere dei consumatori critici e delle grandi risorse creative.

Quindi i brand più affermati dovrebbero prestare particolare attenzione all’accessibilità e usabilità digitale iniziando proprio dalle proprie piattaforme, dai prodotti e servizi, ed essere portatori del valore dell’inclusione sia all’interno che all’esterno delle proprie organizzazioni.

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