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Tecnologie multimediali e assistive: un’esperienza d’uso presso due strutture per anziani di Bologna

Sperimentazione in una struttura per anzianiIl progetto è nato con l’obiettivo di proporre agli operatori e agli ospiti di due case di cura e di assistenza per persone anziane non autosufficienti un percorso di sperimentazione di tecnologie multimediali per la partecipazione sociale. In contrapposizione a una visione limitata dell’invecchiamento come stato degenerativo da contenere e limitare, abbiamo lavorato sulla possibilità che gli ospiti potessero essere guidati verso nuovi apprendimenti. Grazie alla disponibilità della direzione delle strutture Villa Serena e Villa Ranuzzi e della loro coordinatrice degli animatori, Federica Taddia, abbiamo coinvolto 25 ospiti con diversi livelli di efficienza intellettiva (con ampia variabilità rispetto alla scala di valutazione delle abilità cognitive Mini Mental) con l’obiettivo di analizzare le opportunità di evoluzione, scoperta e apprendimento off erte dalle ICT anche per persone anziane con scarsa o nulla alfabetizzazione informatica.

Un'ospite familiarizza con un touchscreen

Siamo partiti da un livello basilare di affiancamento e sostegno delle tradizionali attività di stimolazione cognitiva fatte su carta, riflettendo insieme agli operatori su quali strumenti digitali e tecnologie assistive potessero rappresentare un’opportunità e facilitare l’approccio alla tecnologia da parte degli ospiti. Inizialmente sono stati proposti giochi e esercizi di riconoscimento di suoni, parole e immagini, che hanno permesso agli ospiti di familiarizzare con l’interfaccia touchscreen. In un secondo momento abbiamo introdotto alcuni ausili più specifi ci rispetto alle disabilità sensoriali e comunicative delle persone anziane.

Per avvicinare la tecnologia agli ospiti, abbiamo proposto un computer touchscreen resistivo di grandi dimensioni (21 pollici). Dopo un inizio timoroso, gli ospiti coinvolti si sono messi in gioco dimenticando di non aver mai utilizzato il computer. La proposta di software semplici per l’abbinamento tra parole e immagini, puzzle e memory, è piaciuta in quanto giocosa e accattivante per gli aspetti multimediali. Con alcuni ospiti che dicevano “se non c’è la tastiera non è un vero computer“, è stato possibile inserire l’uso della tastiera facilitata, con meno tasti e caratteri ingranditi: in questo modo si è aperta la possibilità della scrittura.

Con alcuni ospiti con difficoltà di comunicazione legate all’impossibilità totale o parziale di usare il linguaggio verbale, è stata accolta con grande interesse la sperimentazione di alcuni software text-to-speech in grado di trasformare il testo scritto (da loro) in parlato.

Due ospiti scorrono le mappe satellitari, ricordando i luoghi della loro vitaGli ospiti più curiosi e con maggiori potenzialità cognitive si sono cimentati con soddisfazione nella ricerca web di immagini, video e mappe satellitari utilizzando con facilità il tablet: la navigazione in piccoli gruppi ha dato vita a momenti di socializzazione e a percorsi di reminiscenza.

Con gli operatori si è riflettuto sulla possibile introduzione di strumenti di ingrandimento e di amplificazione acustica. Fortificati dai risultati entusiasmanti della sperimentazione, continuiamo ad investire nella ricerca e in attività sia di informazione, sia di formazione di operatori e caregiver, per una diffusione e una messa in rete delle competenze e di buone prassi.

Cristina Manfredini – cmanfredini@asphi.it.

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